42° GRAN PREMIO DI LARCIANO. SI LAVORA A GRAN RITMO

Poco più di due mesi al grande evento professionisti

Gli organizzatori sperano di avere al via Nibali

LARCIANO(PT).- Appena una breve pausa in coincidenza delle feste natalizie, il tempo di alzare i calici per i brindisi al nuovo anno, e di nuovo sotto con il lavoro a gran ritmo per preparare l’edizione n.42 del Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano che in fondo dista soltanto poco più di due mesi. Quest’anno l’appuntamento è per domenica 10 marzo, il giorno dopo le “Strade Bianche” a Siena e tre giorni prima della Tirreno-Adriatico che scatterà anche questa volta dalla Versilia. I dirigenti dell’U.C. Larcianese hanno già quasi del tutto definito il campo dei partenti, con sei-sette squadre World Tour, i Team Professionial e qualche Continental. Non è il caso ancora di fare nomi ma sicuramente sarà un campo di partenti di eccellente livello. Impegno primario per Alcide Falasca presidente della Larcianese e per i suoi collaboratori, quello di cercare di avere nuovamente al via anche Vincenzo Nibali che sarà in quei giorni in Toscana, avendo già annunciato il campione della Bahrain Merida la sua presenza alla Tirreno-Adriatico. Ricordato che il percorso sarà lo stesso del 2018 quando s’impose con un numero finale spettacolare il compagno di squadra di Nibali, lo sloveno Matej Mohoric, per la gara internazionale di Larciano che si avvale della regia tecnica del G.S. Emilia di Adriano Amici, ci sarà anche nel 2019 il patrocinio e l’apporto fondamentale del Comune di Larciano, quello dei vari sponsor tradizionali ad iniziare da Neri Sottoli.it per una manifestazione che in questi anni ha assunto un livello di eccellenza, trovando anche una data di svolgimento estremamente importante in quanto collocata nel mezzo a due classiche del ciclismo internazionale di notevole spessore. Il Gp di Larciano è il frutto di sacrifici, di un impegno costante e puntuale da parte di appassionati e sponsor, e dell’aiuto fondamentale degli enti pubblici. In fondo è promozione sportiva e dà lustro al territorio.

                                    ANTONIO MANNORI