LE NUOVE SQUADRE
Festa e presentazione della squadra juniores 2018 alla Camera di Commercio di Prato – Una bella storia
PRATO.- Sono venuti anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni, il delegato allo sport Luca Vannucci, il consigliere regionale Nicola Ciolini, alla festa che ha celebrato nell’Auditorium della Camera di Commercio di Prato i 60 anni della Cipriani & Gestri. Felice ed emozionato il suo presidente Edoardo Zanobetti, uno dei fondatori nel 1958 della società che ha dato tanto al ciclismo. Merito dei dirigenti che si alternati in società, dei corridori che hanno indossato la maglia del team di San Giusto (era presente il pratese Viviano Vannucci che vinse il tricolore nel 1977). Zanobetti ha ringraziato tutti, sponsor compresi, ed ha ricevuto in premio un piatto d’argento da parte del presidente del Comitato Regionale Toscano di ciclismo, Giacomo Bacci e del vice Maria Bruni, per l’impegno profuso e che continua ad offrire. Terminata 
la parte rievocativa, spazio alla presentazione della squadra juniores e del programma 2018. E’ stato riconfermato il poker tecnico con Milco Musetti, Imere Malatesta, Alessio Giusfredi e Gianluca Maggiore; main sponsor la Unicash, Due C, Icad, Zaghe, Campaioli, On Sport, Vaporizzo Lia, Autotrasporti Beta, Erre.Bi. Per metà rinnovata la squadra con sei atleti riconfermati e sei nuovi. Presente alla cerimonia anche il responsabile tecnico della nazionale azzurra juniores Rino De Candido, mentre la Cipriani&Gestri ancora unita alla Pol. Monsummanese ha richiesto l’organizzazione del campionato toscano juniores previsto il 2 giugno. Potrebbe essere quella in caso di assegnazione, la 60^ Coppa Piero Mugnaioni, mentre il 10 giugno a Grignano ed il 25 settembre a Rignano sull’Arno sono previste le altre due gare da organizzare.
LA SQUADRA: Riconfermati Niccolò Degli Innocenti, Andrea Biancalani, Matteo Niccoli, Lorenzo Zega, Alessandro Del Ry, Mesut Cepa. Al debutto nella categoria juniores Lorenzo Martignoni, Tommaso Perazzolo, Tommaso Pozzolini, Matteo Bettacchi; al 2° anno Vladislav Myroniuk e Filippo Repeti.
ANTONIO MANNORI