A LORENZO TEDESCHI E ILENIA BIGOZZI I DUE TITOLI TOSCANI JUNIORES DELL’INSEGUIMENTO SU PISTA

Al velodromo Enzo Sacchi a Firenze presente il C.T. Marco Villa

Firenze – Sulla pista del velodromo Enzo Sacchi nel Parco delle Cascine a Firenze in un pomeriggio con 33 gradi, la riapertura della stagione ciclistica in Toscana con l’assegnazione dei due titoli regionali juniores dell’inseguimento (uomini e donne) vinti da Lorenzo Tedeschi del Team Casano e da Ilenia Bigozzi del Team Aromitalia Basso Vaiano. In palio il 72° Gran Premio Lavoratori sotto la regia della Fosco Bessi di Calenzano con la collaborazione del Club Sportivo Firenze e la presenza del c.t. della nazionale Marco Villa venuto in Toscana a rivedere quegli atleti toscani chiamati nelle settimane scorse agli stage della Nazionale a Montichiari.

“Le convocazioni – dice Villa – mi hanno permesso di visionare complessivamente circa 110 corridori e di avere un quadro generale di quanto può esprimere la categoria. Sono soddisfatto, ed anche qui a Firenze ho avuto delle belle conferme da parte degli atleti che avevo già visto a Montichiari”.

Una quarantina i partecipanti alla riunione fiorentina che si è aperta con la finale della prova femminile e la vittoria di Ilenia Bigozzi nei confronti di Sabrina Ventisette. Lo stesso risultato si è ripetuto anche nella gara di contorno, quella del Giro lanciato. Sono poi entrati in scena gli uomini e nelle qualifiche per scegliere i migliori 4 tempi, si è avuta la splendida conferma di Lorenzo Tedeschi del Team Casano che già aveva impressionato durante lo stage azzurro. Tedeschi faceva segnare il miglior tempo e nella finalissima superava l’altrettanto bravo Russo con il tempo sui 3 Km della prova di 3’37”81 mentre il rivale che ha condotto la gara per tre quarti prima del travolgente finale di Tedeschi, fermava il cronometro a 3’39”74. Al terzo posto Butteroni, quindi Djordjevic e il Campione Europeo su strada 2019 l’ucraino Ponomar in maglia Team Franco Ballerini. Lo stesso Butteroni si aggiudicava con il tempo di 20”41 la prova del Giro lanciato davanti a Giordani e Senesi. La manifestazione si è svolta in tutta tranquillità nel rispetto dei protocolli previsti con misurazione della temperatura, registrazione e autodichiarazione dei vari addetti ai lavori, all’ingresso nel velodromo. Tra i presenti per il CRT il presidente Bacci, il vice Del Balio, la consigliera Gradassi e per la Struttura Tecnica Buggiani e Dolfi, oltre al responsabile tecnico della pista per la Toscana Antonio Fanelli. Domenica 12 luglio altra riunione a Firenze con inizio alle 16,30 (90 gli iscritti) tra esordienti e allievi del settore maschile e femminile.

Sicuramente un plauso è da fare a chi si è fortemente impegnato per organizzare queste manifestazioni con cui riparte il ciclismo in Toscana e cioè la Fosco Bessi con Saverio Metti e la Struttura Tecnica Regionale con Marco Buggiani ed i rispettivi collaboratori.

RISULTATI :

INSEGUIMENTO INDIVIDUALE (Uomini): 1)Lorenzo Tedeschi (Team Casano) Km 3, in 3’37”81; 2)Vincenzo Russo (Work Service Romagnano); 3)Gregorio Butteroni (Team Franci Ballerini Due C); 4)Riccardo Djordjevic (Valdarno Regi Congressi); 5)Andrii Ponomar (Team Franco Ballerini Due C); 6)Leonardo Giordani.

GIRO LANCIATO: 1)Gregorio Butteroni (Team Franco Ballerini Due C); 2)Giordani; 3)Senesi; 4)Santucci; 5)Peschi.

INSEGUIMENTO INDIVIDUALE (Donne): 1)Ilenia Bigozzi (Aromitalia Basso Vaiano) Km 2, in 2’27”60; 2)Sabrina Ventisette (Zhiraf Guerciotti).

GIRO LANCIATO: 1)Ilenia Bigozzi; 2)Ventisette.

Nella foto il C.T. Marco Villa premiato da Saverio Metti

A FIRENZE SU PISTA LA PRIMA GARA IN ITALIA DOPO IL LOCKDOWN

Si svolgerà giovedì 9 luglio a porte chiuse

FIRENZE – La prima gara ufficiale in Italia della Federciclismo dopo il lockdown si svolgerà giovedì prossimo 9 luglio al Velodromo Enzo Sacchi di Firenze, quando è in programma il campionato toscano inseguimento individuale riservato alla categoria juniores (uomini e donne). La gara sarà organizzata dalla Fosco Bessi Calenzano che gestisce l’attività su pista a Firenze con la collaborazione del Club Sportivo Firenze. In palio la 72^ Coppa Lavoratori con inizio della riunione alle ore 16.00 presente anche il commissario tecnico della nazionale Marco Villa.

Il presidente del Comitato Regionale Toscana Giacomo Bacci, informa che il pubblico non potrà assistere alla gara e quindi accedere sulla gradinata del Velodromo Enzo Sacchi; l’ingresso all’impianto sarà esclusivamente riservato agli addetti ai lavori, nel rispetto dei protocolli stabiliti per le gare individuali.

Antonio Mannori

PARTITI I LAVORI PER IL BIKE PARK DI CASTELFIORENTINO

Una buona notizia di questi tempi arriva da Castelfiorentino. Grazie anche al fattivo interessamento della locale Società Ciclistica è stato progettato e sono iniziati i lavori per la costruzione di un Bike Park : un’area verde per andare sulle due ruote. E’ un ex campo di calcio trasformato e risistemato dal Comune con un percorso di circa 700 metri dove sono previsti anche alcuni dossi artificiali. Potrà essere utilizzato da tutti i bambini oltre che dai tesserati delle società ciclistiche anche delle zone limitrofe dell’Empolese e della Valdelsa. Sarà tutto in erba e potranno essere create varie tipologie di tracciato con diverse lunghezze e difficoltà. Ovviamente potrà essere utilizzato anche per manifestazioni e gare. Un impianto che consentirà di avvicinare molti bambini al mondo della bicicletta e del ciclismo. E’ questo un buon esempio del lavoro che dovrà essere fatto  nel futuro.

SI RIPARTE : DAL 4 GIUGNO ALLENAMENTI AL VELODROMO LE CASCINE

Da giovedì 4 Giugno ripartono gli allenamenti al Velodromo Le Cascine di Firenze per Esordienti, Allievi e Juniores. E’ stato predisposto dalla Società di gestione , l’AC Fosco Bessi di Calenzano, un Piano accurato e completo per l’ingresso nell’impianto di atleti e dirigenti, per il posizionamento degli stessi all’interno e per le modalità di svolgimento degli allenamenti. Il tutto nel rispetto delle normative in materia a tutela della sicurezza sanitaria. Il Piano è stato presentato lunedì 1.6, con l’ausilio di un filmato curato da Stefano Masi, in una riunione sulla piattaforma Zoom ad oltre 50 rappresentanti di Società.  A breve anche il Velodromo di San Vincenzo dovrebbe riaprire con un programma analogo.  E’ una ripartenza importante in un momento come questo che da buone speranze per il futuro. Non possiamo che sottolineare positivamente il lavoro svolto dalla Fosco Bessi con il Team Manager Saverio Metti ed il suo Staff e la fattiva collaborazione  della Struttura Tecnica di Marco Buggiani.

Il velodromo è stato adeguato agli standard richiesti dal Protocollo di Attuazione della Federazione Ciclistica Italiana, sviluppato in base ai principi fondamentali che Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno definito per evitare il contagio del COVID-19.
Di seguito le disposizioni operative :
Il sito sportivo sarà suddiviso in tre zone:
ZONA BIANCA
suddivisa in due sottozone, quella di ingresso-uscita per gli atleti e tecnici e quella degli spalti per accompagnatori e genitori. All’interno di questa zona vige l’obbligo di indossare tutti i dispositivi di protezione individuale e di mantenere il distanziamento interpersonale così come prescritto dal DPCM e delle Ordinanze territoriali.
Agli atleti e tenici, che dovranno accedere alla pista, sarà rilevata con il termo scanner la temperatura corporea che deve risultare sempre e comunque al di sotto dei 37.5°C  e non dovranno presentare sintomi parainfluenzali. La società che gestisce l’impianto si impegna a mantenere un libro delle presenze giornaliero per ogni giorno di utilizzo
ZONA GIALLA
E’ l’area centrale all’interno della pista del velodromo, vi accedono atleti, tecnici ed il personale necessario allo svolgimento degli allenamenti.
Anche in questa zona è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione individuale ed il mantenimento della distanza interpersonale.
All’interno di questa zona si trovano l’area di riposo atleti, area deposito bici, area tecnici, area staff pista, area riparazioni meccaniche ed i corridoi di transito tra le zone.
Attraverso la fascia di transito, ad uso esclusivo degli atleti senza l’obbligo di utilizzare mascherina e guanti ma con l’obbligo di indossare gli occhiali e di rispettare il distanziamento di 10m, si accede alla ZONA VERDE.
ZONA VERDE
E’ l’area della pista del velodromo ad uso esclusivo degli atleti senza mascherina ma con l’obbligo di indossare gli occhiali e di mantenere una distanza interpersonale di 2 metri se affiancati e di 20 metri se in fila.
Dopo gli esercizi in bici l’atleta può accedere al corridoio centrale dal rettilineo a Nord. Alla fine della sessione di allenamenti gli atleti, con l’eventuale borsa sulle spalle, previo mezzo giro di pista.

INDENNITA’ COLLABORATORI SPORTIVI

INFORMIAMO CHE PER ACCEDERE ALL’INDENNITA’ POTRA’ ESSERE PRESENTATA LA DOMANDA DAL COLLABORATORE SPORTIVO ATTRAVERSO LA PIATTAFORMA INFORMATICA CHE SARA’ ATTIVA DALLE ORE 14 DI MARTEDI’ 7 APRILE SUL SITO DI SPORT E SALUTE www.sportesalute.eu

VEDI ALLEGATI

 

COMUNICATO FMSI

In allegato il Comunicato della Federazione Medico Sportiva Italiana con la quale si forniscono le opportune raccomandazioni per la ripresa di gare ed allenamenti delle varie discipline sportive in funzione delle decisioni che saranno assunte dalle Istituzioni preposte.

E’ DECEDUTO GIANCARLO CERUTI EX PRESIDENTE DELLA FCI

Arriva la notizia della scomparsa di Giancarlo Ceruti, ex presidente della FCI, vinto dal virus questa mattina all’ospedale di Crema dopo diversi giorni di ricovero. Aveva 67 anni.

Dal 1997 al 2005 Giancarlo Ceruti ha guidato la Federciclismo vivendo in prima persona diversi momenti importanti della storia del nostro sport. Negli stessi anni è stato inoltre componente del Consiglio Nazionale Coni e della Commissione Mondiale per la Lotta al Doping dell’Unione Ciclistica Internazionale e Consigliere Nazionale dell’Istituto del Credito Sportivo.

Giancarlo Ceruti, cremasco di Pianengo, vent’anni nella Fiom di Cremona dal 1976, negli ultimi anni si è dedicato allo studio, tanto da conseguire tre lauree (in filosofia, in scienze politiche e in scienze antropologiche) e scrivendo alcuni libri, tra cui «Il cicli­smo dalla Sicilia alla Toscana», nei quali approfondiva i rapporti tra ciclismo ed etnografia e le migrazioni dei giovani ciclistici in cerca di successo dal Meridione al Nord dell’Italia.

Il Comitato Regionale anche a nome di tutto il mondo del ciclismo, esprime il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa.

INTERVISTA CON VITTORIA GUAZZINI

di ANTONIO MANNORI

POGGIO A CAIANO(PO).- Il rinvio dei giochi olimpici in Giappone, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i partecipanti era nell’aria, e non ha sorpreso più di tanto Vittoria Guazzini, la straordinaria diciannovenne di Poggio a Caiano, pluricampionessa mondiale, europea e italiana del ciclismo, che faceva parte del gruppo delle atlete azzurre per Tokyo 2020 e che indossa la maglia delle Fiamme Oro – Valcar Travel & Service.

– Come hai accolto Vittoria questa decisione?

“Il rinvio dei Giochi Olimpici era ormai atteso, il rischio sarebbe stato alto, in questo momento le vite umane sono più importanti. Lo sport è una parte bella della nostra vita, dobbiamo superare questo momento, tenersi in allenamento nei limiti del possibile, poi quando tutto sarà finito torneremo a pensare al Giappone e alle Olimpiadi. In questo momento non era possibile fare diversamente”.

– Avresti preferito gareggiare quest’anno, il pensiero era ormai fisso a questo appuntamento.

“Se penso ai sacrifici fatti assieme alle altre azzurre per preparare al meglio il viaggio in Giappone dico di sì. Ma visto tutto quello che sta succedendo nel mondo e che tanti atleti non hanno la possibilità di allenarsi e quindi presentarsi a Tokyo non al meglio, la decisione del rinvio mi trova d’accordo”.

– Occorrerà a questo punto riprogrammare un po’ tutto.

“Questo è vero, l’attività andrà rivista ma ci penseranno i tecnici ed i dirigenti a riorganizzare i calendari. Speriamo che non ci siano complicazioni”.

– Importante poter ripartire con l’attività 2020.

“Purtroppo in questo momento non sappiamo come e quando potremo farlo. Per tornare a una certa normalità ci vorrà del tempo. Non dico che questa sia una stagione persa, ma sicuramente pregiudicata, ma ripeto lasciamo trascorrere anche il mese di aprile, e poi vedremo assieme ai dirigenti della mia squadra ed allo staff azzurro”.

– Dal punto di vista allenamenti come passi le giornate? Come ti mantieni in buona condizione?

“Cerco nei limiti del possibile di mantenere una certa condizione atletica, con attrezzi da palestra, rulli ed altri accorgimenti. Mi mancano gli allenamenti su strada, il contatto con gli amici e le amiche, è davvero un brutto momento sotto questo aspetto, speriamo che finisca tutto il primo possibile.”

– Cambiano i tuoi programmi dopo questo stop forzato.

“Vedremo al momento della ripartenza, naturalmente pista e strada restano i miei obbiettivi principali.”

– Anche Nibali e Viviani, due che a Tokyo ci sarebbero stati, hanno parlato di scelta giusta del CIO.

“Hanno ragione e la condivido, anche se le Olimpiadi potevano essere l’obbiettivo forse più importante della stagione. Lo slittamento di un anno non cambia le mie aspirazioni, cercherò di fare tutto quello che sarà utile per arrivare prontissima all’appuntamento del 2021. Il Comitato Olimpico ha fatto la scelta giusta, ora lo sforzo di tutti deve concentrarsi per combattere l’emergenza. Lo sport può aspettare e nel 2021 saremo pronti per celebrare, tutti insieme, la sua rinascita”.

LUTTO : E’ DECEDUTO GIORDANO PAOLINI

E’ morto a Prato (risiedeva nella frazione di Iolo) all’età di 80 anni, Giordano Paolini personaggio conosciutissimo nel ciclismo non solo toscano. Qualche giorno fa sottoposto al tampone per il coronavirus era risultato positivo ed era stato ricoverato nel reparto che è stato attrezzato nel vecchio ospedale di Prato. Negli ultimi giorni si sono purtroppo registrate complicazioni ed è sopraggiunta la morte. Giordano Paolini era stato a suo tempo direttore sportivo e dirigente nel ciclismo toscano, per poi rimanere nell’ambiente del pedale e per tantissimi anni ha fatto parte di vari staff di emittenti televisive toscane, impegnate nelle riprese delle gare ciclistiche, nel ruolo di autista di quello che veniva definito lo studio mobile. . Alla moglie, ai figli, ai parenti giungano le espressioni del più vivo cordoglio da parte del movimento ciclistico regionale.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CRT GIACOMO BACCI

E’ in convalescenza a casa dopo l’intervento chirurgico

FIRENZE.- Giacomo Bacci presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo è tornato a casa in provincia di Pisa dopo l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto e il successivo periodo di riabilitazione. Tra un mese, più o meno, dovrebbe rientrare.

Come sta presidente?

“Abbastanza bene, se non fosse stato per una complicazione qualche giorno dopo l’intervento, non mi sarei accorto di nulla. Ci sono stati invece alcuni giorni non facili, anche di sconforto, ma tutto ora è passato e prepariamoci al ritorno”.

– Momento difficile per tutto lo sport.

“Approfitto dell’occasione per fare un appello di attenersi scrupolosamente alle regole come richiesto anche dalla nostra Federazione. Lo so che è dura, non è facile, ma in questo momento non ci sono altre alternative, per cui invito gli atleti, le società, i dirigenti, i tecnici, i genitori dei ragazzi, al rispetto delle regole per cercare di uscire prima possibile da questa situazione”.

– Come potrà ripartire il ciclismo?

“Una mia idea è quella una volta fissata la data della ripresa agonistica, di attendere ancora un paio di settimane per consentire alle squadre e agli atleti di prepararsi in maniera adeguata”.

– Si potranno recuperare tutte le gare annullate?

“Io penso di sì allungando la fine della stagione in autunno e cercando di inserire le gare rinviate nelle date vuote del calendario regionale, gareggiando inoltre al sabato oltre alla domenica. Certo occorre valutare la situazione in un’ottica generale tenuto conto dello spostamento del Giro d’Italia, dei vari Campionati Italiani, Europei e Mondiali, senza dimenticare che è l’anno delle Olimpiadi. Importante è chiaro è ripartire, poi valuteremo il tutto”.

– In Toscana sono previsti il tricolore Under 23 ed i Campionati Italiani esordienti e allievi.

“Le date sono quelle dell’ultima decade di giugno a Bacchereto e della prima quindicina di luglio a Chianciano Terme e Chiusi, quindi è lecito sperare che si potranno svolgere regolarmente. Se dovessero saltare un’idea sarebbe quella di assegnare le suddette manifestazioni nel 2021 alle stesse società, ma naturalmente occorrerà attendere quelle che saranno le decisioni della Federazione”.

– Senza di lei come sta lavorando il Comitato?

“Devo ringraziare tutti i componenti, la segreteria, ma anche le varie strutture che si stanno adoperando con impegno. E’ giusto riconoscerlo”.

– Qualche settimana fa una prima decisione sul tragico incidente che costò la vita a Giovanni Iannelli.

“Prendiamo atto della decisione espressa dalla Corte Sportiva di Appello. Nulla è stato tralasciato, la vicenda prosegue secondo quanto prevede l’ordinamento della Federciclismo, e attendiamo le prossime decisioni delle tre Procure che si occupano del caso”.

– Presidente ci ha lasciato Fabio Pistolesi.

“Un altro dirigente che ha fatto molto per il ciclismo con passione e saggezza. Alla famiglia vivissime condoglianze”.

ANTONIO MANNORI