La consegna del premio (Foto Noferini)
Viaggio in Toscana per Andrea Bagioli ventiduenne promessa del ciclismo nazionale. L’atleta lombardo della Deceuninck Quick Step accompagnato dalla sua ragazza Letizia, ha ritirato da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, il premio Gastone Nencini nell’ambito del 47° Giglio D’Oro quale rivelazione del 2020. Una cerimonia semplice e familiare avvenuta con un anno di ritardo a seguito della pandemia. Bagioli arriva da una stagione dove ha gareggiato solo nella seconda parte.
” Avevo iniziato bene il 2021 vincendo in Francia al Drone Classic ma due giorni dopo arrivò l’infortunio al ginocchio nel Trofeo di Laigueglia che mi ha costretto a restare fermo fino a luglio. Al Giro di Spagna non sono andato male sfiorando il successo in un tappa”.
– Pensi più alle gare a tappe o alle corse di un giorno.
“Per il momento alle classiche per le gare a tappe c’è tempo per pensarci. Mi piacerebbe non lo nascondo vincere una gara World Tour, oppure una gara monumento. Le classiche delle Ardenne mi piacciono particolarmente”.
– In squadra hai accanto il campione del mondo Alaphlippe.
“Julian è un grande personaggio e conta tantissimo avere in squadra un atleta di grande classe, talento ed esperienza come lui”.
– Quali i programmi per il 2022?.
“Non sono stati ancora fatti da parte del sodalizio con il quale corro, spero di partire subito abbastanza in condizione per farmi trovare pronto alle classiche di primavera”.
Il premio è stato consegnato a Bagioli da Saverio Carmagnini e da Elisabetta Nencini, la figlia del grande campione, presenti il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti e l’assessora allo sport del comune di Calenzano Laura Maggi. Infine confermata la cerimonia di consegna dei premi del 48° Giglio d’Oro vinta da Sonny Colbrelli, per la tarda mattinata di lunedì 15 novembre.
Il gruppo degli ospiti con Bagioli (Foto Noferini)
Antonio Mannori