Il suo traguardo raggiungere con la festa gli 80 anni
MONTE S.QUIRICO (LU).- Il tavolo d’onore con il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Giacomo Bacci ed il coordinatore della struttura tecnica Marco Buggiani e poi tre lunghe tavolate per accogliere una settantina di persone. Da 11 anni alla fine della stagione ciclistica, Ernesto Bianchi, lucchese, personaggio nel ciclismo da più di 50 anni, invita gli amici al ristorante El Paso. Questa volta Ernesto era più felice di sempre. “Sono veramente contento dell’affluenza di quest’anno, dei tanti amici invitati ne sono mancati 4 o 5, eppure mi avevano detto che sarebbero stati presenti. Fino a quando le forze mi sorreggeranno continuerò a restare in questo mondo, a dare una mano agli organizzatori ed allestire questa festa con tanti amici. Il traguardo che mi sono posto quello di raggiungere gli 80 anni, ne mancano ancora tre al quel compleanno. Ernesto lo hanno premiato (il Pedale Lucchese Poli per mano del vice presidente Anelito Della Santa, ed i giudici di gara della Toscana con la presidentessa della Commissione Linda Bottoni). Lo hanno applaudito e ringraziato durante questa serata nel segno dell’amicizia. Ernesto Bianchi, entrò nel ciclismo da giovanissimo, tifoso di Charly Gaul, la sua prima bici una Benotto e con questa chilometri e chilometri percorsi spesso assieme al suo fedele compagno di viaggio Antonio Girotto. Andarono in bici anche da Lucca a Castellania, la località piemontese resa celebre in campo ciclistico dal “Campionissimo” Fausto Coppi. Fu Ernesto a fondare anche il primo Club Mario Cipollini, del quale è stato tifosissimo. Bianchi si può dire che ha “adottato” ciclisticamente “Re Leone”. E’ stato direttore sportivo a livello giovanile, organizzatore di gare ciclistiche, dirigente di società, legatissimo all’Unione Ciclistica Lucchese fondata nel 1948 e della quale è attualmente il presidente. Trent’anni fa, decise di intraprendere l’attività come direttore di gara ruolo svolto fino a due anni fa. Continua a 77 anni anche il suo lavoro di barbiere (aprì il salone 51 anni fa e due anni fa fu premiato dal sindaco di Lucca con il premio fedeltà). Un personaggio simpatico “con una spiccata dote – afferma il suo grande amico Stefano Bendinelli – quella di essere sempre disponibile, dialogante. Un suo difetto se vogliamo definirlo tale, quello di essere fin troppo scrupoloso, pignolo, ma di Bianchi nel ciclismo ce ne vorrebbero tanti”.
La festa lucchese, semplice e familiare, è filata via in un paio d’ore con Ernesto Bianchi che ha dato di nuovo a tutti appuntamento a novembre 2019, dopo un’altra stagione che trascorrerà collaborando con gli organizzatori delle gare mettendo a loro disposizione la sua proverbiale esperienza.
ANTONIO MANNORI