Una vera bandiera del ciclismo maremmano, un primattore, un mito del ciclismo di Manciano. Non ci appaiono queste definizioni esagerate nel ricordare la figura, il ruolo svolto in tantissimi anni da Piero Gobbini che l’intero ciclismo toscano piange per la sua scomparsa. Del Pedale Mancianese è stata una vera e propria bandiera nei molteplici ruoli che Piero ha ricoperto, apprezzato da tutti per l’impegno profuso, le dedizione e la passione, come dirigente, direttore sportivo ed organizzatore. Negli ultimi due anni fino a dicembre 2020, aveva svolto anche il ruolo di Delegato della Provincia di Grosseto in assenza del Comitato Provinciale. I funerali di Piero Gobbini domani mattina a Manciano. Ai suoi familiari le espressioni del più vivo cordoglio da parte dell’intero Comitato Regionale Toscana e del suo presidente Saverio Metti, mentre il consigliere regionale dello stesso Comitato Massimiliano Lelli che abita proprio a Manciano ricorda l’amico di una vita.
“Piero Gobbini ci lascia un grande vuoto, un insegnamento per i giovani e cosa vuol dire ciclismo. Assieme al fratello Paolo idearono il Pedale Mancianese e fu lui a convincere i miei genitori affinchè provassi a correre. Piero lo ha fatto con tanti altri giovani, con i figli Gianni e Simone, con Roberto Moretti. Voglio ricordare – conclude Lelli – la gioia provata per la medaglia di bronzo di Iltjan Nika ai Campionati del Mondo juniores di Firenze nel 2013, e atleta cresciuto nelle file del Pedale Mancianese. Rimarrai per sempre nei miei e nei ricordi di tutti quelli che ti hanno conosciuto”.
Antonio Mannori