L’arrivo di Ben Healy (Foto V.Pagni)
Il podio di Larciano (Foto V. Pagni)
Con il Gran Premio Industria e Artigianato a Larciano firmato da una splendida prodezza del ventiduenne irlandese Ben Healy, si è chiuso per la Toscana un mese di marzo ricco di grandi eventi ciclistici con le Strade Bianche sugli sterrati e le crete senesi, la Tirreno-Adriatico tra la Versilia e la Maremma e la gara per Alfredo Martini da Firenze a Sesto. Sulle strade ai piedi del Montalbano e per un breve tratto anche in provincia di Firenze, è andato in scena il 45° Gran Premio di Larciano con 18 squadre presenti e 117 partenti. Il via è stato dato dalla sindaca di Larciano Lisa Amidei, presente anche il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni.
Il successo di Ben Healy che aveva vinto pochi giorni fa la terza tappa della Settimana Coppi e Bartali, conferma la forza dei giovani della EF Education Easypost. Il ventiduenne irlandese, ottimo cronomen, ha attaccato in salita nel tratto più duro del Fornello, al quarto e ultimo passaggio quando mancavano 14 km all’arrivo. Hanno provato a tenergli la ruota prima l’eritreo Ghebreizgabhier e poi Ulissi della UAE vincitore a Larciano nel 2002 a caccia del bis, ma nessuno ci è riuscito e Healy ha potuto cogliere un bel successo in perfetta solitudine. La prima parte della corsa è stata caratterizzata dall’attacco a 6 portato da Irvine, Galimberti, Belletta, Berasi, Dapporto e Dignani ripresi dopo 120 km di fuga. A 40 km dalla conclusione grande lavoro di Formolo che ha sgranato il gruppo e sulla testa sono rimasti in 19 che hanno affrontato l’ultimo giro di 29 chilometri. In salita lo show di Healy concluso a braccia alzate sul traguardo di via Marconi a Larciano.
ORDINE DI ARRIVO: 1)Ben Healy (EF Education Easypost) km 200 in 4h33’09”, media Km 43,894; 2)Natneal Gehbreigzabhier (Trek Segafredo) a 27”; 3)Mark Stewart (Bolton) a 47”; 4)Natneal Tesfazion (Trek Segafredo); 5)Diego Ulissi (UAE Team Emirates): 6)Grosschartner; 7)Tizza; 8)Gallopin; 9)Scaroni; 10)Tonelli.
Addetto stampa C.R.T. Antonio Mannori