LA BELLA INIZIATIVA
Un concorso in collaborazione con Publiacqua – Le regole raccolte in un depliant
FIRENZE.- E’ un progetto legato alla sicurezza stradale, dedicato ai bambini delle scuole elementari, che unisce il Comitato Regionale Toscano di ciclismo e quindi la Federazione Ciclistica Italiana e Publiacqua. Un modo per educare i giovani a pedalare in sicurezza, soprattutto durante gli allenamenti. Una bella iniziativa con un concorso ed un premio finale per le prime tre società classificate alle quali andranno 300-200 e 100 euro. “Lo scopo – dice il presidente del Comitato Giacomo Bacci – quello di far conoscere la bicicletta ai bambini delle scuole primarie e secondarie di secondo grado, che la usano nel tempo libero. Requisito di partecipazione per le società, quello che abbiano tenuto lezioni oppure organizzato manifestazioni anche di un giornata nel corso della stagione, sull’uso della bicicletta, sulla sicurezza e l’educazione stradale”. La cerimonia finale di premiazione a fine aprile presso la sede fiorentina di Publiacqua in via Villamagna. E qui si è tenuta la conferenza stampa per presentare idee, progetto e decalogo dell’iniziativa che unisce Publiacqua al ciclismo. Presenti Maurizio Ciucci consigliere nazionale della Federciclismo, Giacomo Bacci presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo, i consiglieri Becherucci, Marchesini e Gradassi, il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni, Claudio De Angeli presidente della società “Una Bici X Tutti” prima in Toscana a promuovere l’iniziativa con il coinvolgimento delle classi elementari 4^ e 5^ dell’Istituto Comprensivo Antonio Pacinotti di Pontedera, Marco Cavorso, promotore di tante iniziative per la sicurezza di chi va in bici.
Il decalogo su sicurezza ed educazione stradale che si abbina a quello di Publiacqua sulle 10 regole per risparmiare un bene prezioso come l’acqua, è dedicato a tutti gli amanti della bici, e contiene alcune semplici regole di buonsenso e buona educazione per rispettare ed essere rispettati. Uno strumento didattico per il rispetto delle regole sul risparmio dell’acqua e di come andare in bici, non solo per i giovanissimi, ma anche per coloro che utilizzano la bicicletta come mezzo di trasporto o di svago.
ANTONIO MANNORI