Intervista al presidente del COMITATO REGIONALE TOSCANA
Il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti, assieme ai suoi collaboratori sta completando la struttura del Comitato in tutte le sue componenti che dovranno guidare il ciclismo toscano per i prossimi quattro anni e il lavoro non manca.
“Grazie alle società – dice Metti – ai presidenti che mi hanno conferito questo compito così impegnativo ma anche stimolante. Siamo già al lavoro per realizzare quanto ci siamo prefissi, con il massimo impegno ma soprattutto con la disponibilità di ascolto. In questi mesi prima e dopo le elezioni, ho scoperto come la passione è la base del nostro sport che unita alle competenze, fa la differenza. In questo primo mese di attività sono state organizzate e si sono svolte nella nostra regione una dozzina di gare, cinque di professionisti, due femminili, quattro per dilettanti e l’apertura juniores. Domani si corre anche la prima gara della stagione allievi, peccato per la Giornata Azzurra a Cavriglia che di fatto costringe gli esordienti a rimandare in Toscana l’apertura. Purtroppo era già tutto pronto nell’Aretino, poi la zona è passata “rossa” ed il comune non ha concesso più l’autorizzazione. Semmai qualche problema ci sarà nel mese di aprile, speriamo nei recuperi”.
– Ci saranno diverse novità in tema di attività.
“E’ necessario un nuovo modo di gestire le attività del Comitato e delle varie Commissioni rivedendo la sua organizzazione, come abbiamo fatto con le nomine di aree tecniche per i diversi settori. Occorrono direttive chiare e ben definite su programmi di attività e di budget da presentare per tempo, diciamo entro ottobre per la stagione successiva”.
– Quale la priorità assoluta presidente.
“Quella della sicurezza, dobbiamo cambiare mentalità e compiere un salto di qualità. La sicurezza è condizione essenziale per l’esistenza del ciclismo, ci sarà a tale scopo una commissione specifica su questo tema, che dovrà collaborare con società, direttori sportivi, direttori di corsa e presidenti”.
– A livello giovanile quale il programma futuro.
“Dobbiamo diventare più attrattivi per le famiglie. Distanza netta senza se e senza ma dal doping, occorrono impianti sicuri, istruttori qualificati di supporto alle società, maggiore multidisciplina, con attività su pista, mountain bike, ciclocross”.
– I rapporti con le istituzioni e la comunicazione.
“Occorre recuperare un maggior dialogo nel rapporto con le istituzioni politiche e amministrative. Per la comunicazione dobbiamo far conoscere le attività del Comitato toscano sul web, sui social, verso la stampa e i media. In questo senso è partita la ristrutturazione del sito del Comitato che deve essere aggiornato, al servizio delle società per ogni notizia. In fatto di comunicazione anche un dialogo più stretto e continuo con i Comitati Provinciali e le società di base. Ed infine mi piacerebbe istituire una Commissione per ricordare i fasti del ciclismo toscano, i suoi protagonisti, forti della storia che abbiamo”.
– Il problema Covid sempre di attualità, le previsioni.
“Ci sarà una commissione di sostegno alle società per gestire i protocolli Covid 19 e le varie disposizioni che vengono emanate a livello nazionale e locale. Siamo partiti da poco meno di due mesi e mezzo e con le difficoltà legate alla pandemia. Tra un paio di mesi un primo bilancio”.