UNDER 23
Finale incandescente poi lo sprint su via Aurelia
LA CALIFORNIA(LI).- Non finisce di stupire Davide Leone ventunenne atleta (è nato nell’ottobre del 1996) della VPM Porto Sant’Elpidio Monte Urano che con una volata perfetta ha vinto il 17° Trofeo Ledo Tempestini regolando sette compagni di fuga e nell’ordine il tandem della Mastromarco Sensi Chianti Nibali, formato da Corradini e La Terra, piuttosto amareggiati sul palco di arrivo e nelle dichiarazioni del dopo-corsa per questi piazzamenti. In effetti se guardiamo quanto successo in questa classica livornese organizzata dal Velo Club La California sotto la regìa di Matteo Celli e Mario Tempestini (figlio del compianto Ledo) possiamo tranquillamente affermare che la squadra pistoiese guidata da Balducci e Ancillotti è stata sicuramente la più forte con una lunga fuga di Baccio, Masi e Rosati, e quindi la presenza del tandem Corradini-La Terra nell’episodio decisivo scaturito sulla salita di Guardistallo a una quindicina di chilometri dal traguardo, subito dopo che si era concluso l’attacco lanciato da lontano dalla Mastromarco Sensi. In volata Corradini ha atteso troppo nel cercare la rimonta avendo davanti (erano usciti all’ultimo Km) il suo compagno di squadra La Terra ed il bravissimo Leone. Fatto sta che l’umbro non è riuscito, questione di poco a superare Leone che ai cento metri finali è schizzato via davanti a tutti anticipando La Terra e temendo di essere agganciato dagli inseguitori ormai in scia. Finale incandescente dunque, bello e combattuto, in questa corsa livornese che ha previsto il ritrovo e la partenza ufficiosa presso l’Hotel Marinetta a Marina di Bibbona, splendida struttura alberghiera a due passi dal mare della quale è titolare lo sportivissimo titolare ed amante del ciclismo Federico Ficcanteri. In 156 alla partenza di 23 società, mossieri Lorella Becherini, le nipoti Agnese e Alessia Tempestini, il presidente del CRT Bacci. Durante i 4 giri di 19 Km sfiorando anche Bolgheri dopo aver percorso il lungo e magnifico viale di cipressi caro a Giosuè Carducci, e con lo “strappo” di Bibbona, non sono mancati i tentativi di fuga. La prima vera azione ha visto comunque per protagonisti al Km 78 di gara Baccio, Masi e Rosati, terzetto della Mastromarco Sensi Nibali. Per loro vantaggio massimo di un minuto e cinque secondi, quindi al secondo passaggio da Casale Marittimo mollava Masi, mentre Baccio e Rosati erano raggiunti sulla salita di Guardistallo. Qui emergevano Murgano (primo al gran premio della montagna), La Terra, Rubio e Scaroni ripresi in discesa da Baldi, Leone, Grodzicki e Corradini. Era la fuga buona con l’allungo di La Terra e Leone all’ultimo Km. Leone sapeva conservare il primo posto con una volata perfetta, mentre La Terra era superato dal compagno Corradini, ma i “conti” alla Mastromarco non tornavano. Per il vincitore dopo Reda e Città di Castello era questo il terzo successo, una vera sorpresa per tutti.
ORDINE DI ARRIVO: 1)Davide Leone (VPM Porto Sant’Elpidio Monte Urano) Km 134, in 3h20’, media Km 40; 2)Michele Corradini (Mastromarco Sensi TCL); 3)Giuseppe Pirrè La Terra (idem); 4)Christian Scaroni (Petroli Firenze Hopplà Maserati); 5)Francesco Baldi (VPM Porto Sant’Elpidio); 6)Marco Murgano (Maltinti Banca Cambiano); 7)Cezary Grodzicki (Team Pala Fenice); 8)Gianni Pugi (Malmantile Gaini) a 20”; 9)Samuele Rivi (Viris Lomellina); 10)Tommaso Bramati (Team Colpack).
ANTONIO MANNORI